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mercoledì 1 maggio 2013

POESIE DALLA TERRA


SOFFRO NEL MIO SILENZIO
NON CREDEVO FACESSE COSì MALE
IL PATTUME BLOCCA I MIEI SENSI
I PORI DELLA MIA RUVIDA E SCOSCESA PELLE
NON VEDONO PIù IL SOLE SOLLEVARSI AL MATTINO
PER LA MELMA CHE MI RICOPRE
AVETE ABBATTUTO I MIEI POLMONI
E I VOSTRI GAS MI FANNO SOFFOCARE
SOFFOCO, NON RESPIRO
NEMMENO LA PIOGGIA LAVA QUESTO FETORE


RICORDO I TEMPI LONTANI
QUANDO I VOSTRI PIEDI SCALZI CORREVANO LUNGO IL MIO CORPO
QUANDO LE VOSTRE PREMURE CURAVANO LE MIE TERRE
DOVE SIETE FINITI?
NON SENTO Più PIEDI SCALZI CHE MI CAREZZANO
I MIEI SENSI NON TRAPASSANO GELIDE MURA DI SCATOLE DI CEMENTO

sabato 23 marzo 2013

CARTOLINE DALL' ORTO



 ASPARAGI RUSCULANI





 LIMONCELLI


 CAVOLO
 FINOCCHIO
 FAVE
 ARANCE SELVATICHE
ARANCE

INDIAN WEDDING DE COLOURS(I COLORI DEL MATRIMONIO INDIANO)

 PARTECIPANDO AD UN MATRIMONIO INDIANO RIMANGO SMPR COLPITA DALLA VARIETA' DI COLORI KE RIKIAMANO MOLTO LA NATURA... NN SL LA CROMIA MA XSINO LE TRADIZIONI METTONO AL CENTRO DI TTT GLI ELEMENTI NATURALI.





   

IL MATRIMONIO INDIANO HA INIZIO CON QST RITO K CONSISTE NEL CREARE UN DISEGNO A PIACERE K SOLITAMENTE RAFFIGURA UN FIORE. SI UTILIZZA X IL DISEGNO DELLA FARINA DI GRANO DURO.
IL DISEGNO VIENE RICOPERTO CN PIGMENTI NATURALI.








                                                   ULTIMATO IL LAVORO LO SPOSO VIENE FATTO SEDERE SU UNA TAVOLETTE DI LEGNO E TTT I PARENTI COSPARGONO IL VISO, I PIEDI E LE MANI CON UN IMPASTO GIALLO FATTO CON CHERRY DETTO HALDI OLIO E FARINA SMPR DI GRANO DURO.
FINITO IL GIRO DEI PARENTI, SUL DISEGNO VENGONO ADAGIATI I SOLDI COME OMAGGIO X LO SPOSO.  ALLA FINE LA MADRE BAGNA IL DISEGNO CON DELL' ACQUA MISCELANDO TTT I COLORI. SI ULTIMA IL RITO COLORANDOSI LE MANI E PONENDO DEI SEGNI SULLA CORTECCIA DELL' ALBERO PIU' VICINO ALLA CASA DELLO SPOSO.
PRIMA DI ENTRARE NELLA GURDWARA(CHIESA) LO SPOSO SI LAVA I PIEDI NELL' ACQUA SACRA CM SIMBOLO DI PURIFICAZIONE.
L' INTERNO DELLA CHIESA E' ABBELLITO DA FIORI FRESCHI E COLORATISSIMI. DAVANTI AL GURU GRANT SHAHIB JI(LIBRO SACRO) GLI SPOSI VENGONO FATTI SEDERE A TERRA.

giovedì 21 marzo 2013

MAGARI E PIZZI


                                                                                    
                                                                                    U pizzu di magarì  (La cima delle magie)



Si dici ca tantu tempu fa, munti o strittu ndavia   nu pizzu avundi i fimmani jiani la  supa  e fecenu i magari cuntra chilli perzuni che nci volenu mali, e a furia i mandari jiestimi stu pizzu ndavia pijjatu a forma i na brutta faccia.


Si dice che tanto tempo fa, giù allo stretto c'era una cima dove le donne ci andavano sopra e facevano le magie contro quelle persone che volevano male,  e a furia di mandare bestemmie, questa cima aveva preso  la forma di una brutta faccia.

                                 
                                                                                                                             
U tri pizzi  (Le tre cime)

Si dici ca na vota supa u munti du tri pizzi ndavia na vucca avundi nkianava n'aria carda chi pilava, allura pemmu u mbullanu stu bucu nci jettaru na palla che poi a trovaru i piscaturi a mari e la, avundi ndavia a palla nesciu n'arberu, tra nu
pizzu e nattu.

Si dice che una volta sopra il monte delle tre cime c'era una bocca da dove saliva un'aria calda che bruciava, allora per tappare questo buco gli hanno buttato una palla che poi l'hanno trovata i pescatori a mare e la, dove c'era la palla era nato un albero, tra una cima e l'atra.

martedì 19 marzo 2013

TESORI NELLA DISPENSA

GUTTI
FICHI
 ALLIVI MBITE'
 SARZA
 ALLIVI SCHIACCIATI E CIPULLI
 FRISA

IRIDE













GIORNATA SUI PRATI CALABRESI
NA VOTA, QUANDU PISAVANU U RANU, NUI COTRADI YIAMU SUTTA O STINCU E PIJAUMU U FRISCU, CUI LEJIA CHILLI ROMANZI STRAPPA LACRIMI, CUI JIOCAVA A CARTI E CUI, COMU A MIA, RICAMAVA I CUSCINI.

UNA VOLTA, QUANDO SI TREBBIAVA IL GRANO, NOI RAGAZZE ANDAVAMO SOTTO UN GRANDE ARBUSTO A PRENDERE IL FRESCO, CHI LEGGEVA QUEI ROMANZI STRAPPA LACRIME, CHI GIOCAVA A CARTE E CHI, COME ME, RICAMAVA I CUSCINI.








LA VITA NEI CAMPI

ERBOLARIO


Da bambina se avevo mal di pancia mia nonna mi diceva:
-fijjia fatti afra gujjiuta cu coppa i limuni
(Figlia preparati dell' alloro con la scorza di limone)

Crescendo e trovandomi a dover affrontare problematiche varie di salute dovute all’eccessivo uso di componenti chimici commerciali… mi sono tornati in mente i consigli della nonna e mi son messa a raccogliere notizie.
Ho rotto le scatole a più persone.
Dalle litanie dei vecchietti al paese, ascoltando racconti , chiedendo consigli ho fatto un piccolo glossario dove custodisco i misteri della natura che loro conoscevano e noi abbiamo dimenticato…
Oggi parlo per madre terra come facevano loro e facendovi da medium vi racconto il mio erbolario


MAL DI PANCIA

Esistono diversi mal di pancia e per ognuno abbiamo un rimedio
-afra (alloro): bollito solo o con buccia di limone aiuta la digestione e da sollievo anche alle donne durante i periodi mestruali
-carcioffulu (carciofo): oltre che avere proprietà disintossicanti se ne può usare ogni parte.
Essiccato da ottimi infusi altamente digestivi e drenanti… buono soprattutto per chi soffre di intolleranze
-adicara (ortica): oltre a rilassare i muscoli dell’addome aiuta a curare le malattie renali e la cistite.
Drena e purifica
-ojjiu d’aliva (olio d’oliva): oltre i suoi mille usi, un cucchiaio di olio d’oliva aiuta a calmare i dolori dovuti alla gastrite
-erbi i margi e erbi amari (erbe selvatiche e erbe amare): l’acqua di bollitura e anche le erbe cotte aiutano come dicevano gli antichi “digerisci puru i petri” (digerisci pure le pietre… )



SINGHIOZZO


Oltre i vari rimedi comuni tipo prendere uno spavento, bere 7 sorsi d’acqua senza respirare, il miglior rimedio è quello che mia madre ha imparato da mia nonna:
-zuccaru cu limuni (zucchero con limone): prendere un cucchiaio da minestra colmo di zucchero e spremere alcune gocce di limone.






 MAL DI PANCIA –DIGESTIONE- DIURESI
(dolori addominali, cistiti, gonfiori, coliti, gastriti, ritenzione idrica, intossicazioni….)
-afra (alloro): bollito solo o con buccia di limone aiuta la digestione e da sollievo anche alle donne durante i periodi mestruali


-carcioffulu (carciofo): oltre che avere proprietà disintossicanti se ne può usare ogni parte.
Essiccato da ottimi infusi altamente digestivi e drenanti… buono soprattutto per chi soffre di intolleranze



-adicara (ortica): oltre a rilassare i muscoli dell’addome aiuta a curare le malattie renali e la cistite.
Drena e purifica


-ojjiu d’aliva (olio d’oliva): oltre i suoi mille usi, un cucchiaio di olio d’oliva aiuta a calmare i dolori dovuti alla gastrite


-erbi i margi e erbi amari (erbe selvatiche e erbe amare): l’acqua di bollitura e anche le erbe cotte aiutano come dicevano gli antichi “digerisci puru i petri” (digerisci pure le pietre… )


-finocchiu (finocchio): mangiare finocchi a spicchi dopo i pasti favorisce la digestione
Anticamente si usava masticare i rametti e le foglioline per rinfrescare la bocca e digerire… specie se selvatico il loro forte sapore aiuta
-fincchiu servaticu (finocchio selvatico) semi di cumino: essiccati o freschi danno un sapore fresco e aromatico.
Utilizzati come spezie danno un sapore caratteristico alle buone salcicce calabresi…
Masticare i semi freschi o secchi o utilizzarlo in infuso calma i dolori allo stomaco, elimina il gonfiore e nelle donne in allattamento, favorisce la produzione del latte e a diminuire le coliche del bambino
Viene dato anche in tenera età come infuso oltre che essere buono per risciacquare il viso e distendere la pelle



-borrajine (borragine): decotti di quest’erba aiutano a drenare

-camomida (camomilla): una volta veniva raccolta ed essiccata in fasci.
Alcuni essiccavano solo il fiore altri anche il gambo.
Oltre a essere rilassante calma il mal di stomaco e i dolori mestruali


















-ariganu (origano): il buon profumo e il particolare sapore danno colore a molti piatti ma non molti sanno che il suo uso assiduo aiuta a prevenire il tumore alla prostata

Per eliminare i gas corporei pulire l’organismo e disintossicarlo:
-vrocculi e cavuli (broccoli e cavoli) mantengono anche buona memoria, disintossicano il fegato e favoriscono le funzioni intestinali
Oltre che avere molta vitamina b che da energia, ferro, calcio, e acido folico (che aiuta a assimilare meglio le vitamine)
-patate: buoni disintossicanti, spece lesse e con un filo d’olio
-fagiola, favi, posa, posida(fagioli, fave, baccelli di fagiolini, piselli)
-ciciari, lenticchia (ceci e lenticchie)
-carrubari (carrube)


-farru- orgiu e ranu(farro,orzo e grano in cocci)mangiare cereali in cocci aiuta a rinfrescare e pulire l’organismo. Vengono bolliti in zuppe con legumi…
Inoltre l’orzo è ottimo come energetico naturale…. Una volta quando non si trovava tanto il caffè, i miei nonni facevano colazione

-maloschiara e fichi tosti (erba selvatica e fichi secchi): bollito è un’ottimo infuso per il mal di pancia

-sucu i pulicara pistata (succo di pulicara pestata): qualche goccia diluita con acqua


SINGHIOZZO
Oltre i vari rimedi comuni tipo prendere uno spavento, bere 7 sorsi d’acqua senza respirare, il miglior rimedio è quello che mia madre ha imparato da mia nonna:

-zuccaru cu limuni (zucchero con limone): prendere un cucchiaio da minestra colmo di zucchero e spremere alcune gocce di limone.



MAL D’ORECCHI

Di solito per il mal d’orecchi si utilizzano gli impacchi caldi o la borsa dell’acqua calda
Ma ho un rimedio migliore:

-fiuri i majiu (fiore di maggio) ovvero il fiore del sambuco: il sambuco è un albero che fiorisce nei periodi di maggio. Mia nonna usava impastare i fiorellini con il pane e questo gli dava un sapore unico.
Ma oggi parlando con il nonno di un mio amico ho scoperto che i nostri nonni usavano essiccarlo al sole come la camomilla e metterlo a infuso con acqua calda.
Dopo pochi minuti bisogna prendere un imbuto e appoggiare la parte stretta all’orecchio con la parte larga rivolta verso quest’infuso… pochi minuti e già si sente sollievo.


MAL DI TESTA E FEBBRE

-patate: le fette di patata messe sulla fronte e legate con un telo o asciugamano fanno abbassare la febbre e passare il mal di testa


BOLLE - MACCHIE DELLA PELLE – IRRITAZIONI – SCOTTATURE – CALLI –VERRUCHE – PELLE SECCA –ALLERGIE DELLA PELLE
Solitamente vengono usate creme con cortisone, molto dannoso per l’organismo a lungo andare oltre che dare sgradevoli sintomi di gonfiore e pesantezza se assunto per via orale… allora come facevano prima?
La maggior parte delle cure sulla pelle arrossita o irritata ce le regalano le piante grasse.
Camminando per la costa calabrese, lungo zone rocciose o di mare, ne troviamo delle più belle specie tra aloe e fichi d’india… sono piante anche secolari o che raggiungono immense dimensioni..
Oggi molte cure ingeribili e esterne ne utilizzano le proprietà, ma anticamente proprio per questo motivo si aggiungevano agli ingredienti base per fare il sapone di casa con limone.
Esse avendo potere sgrassante disinfettante e lenitivo sono ottime anche per lavare capelli e viso….

-pitta i ficandianara, fojjia i loara (foglia di fico d’india, foglia di aloe): la polpa di queste foglie è molto idratante e rinfrescante.
Attualmente si utilizza in molte creme di bellezza o in diete depurative ma non tutti sanno che anticamente veniva usato per abrasioni, arrossamenti e insolazioni… oltre che come protezione solare prevenzione rughe, maschera per capelli per dargli lucentezza .
-sucu i limuni e coppa (succo di limone e scorza-buccia): le mille proprietà del frutto del sole (per le sue innumerevoli proprietà). Smacchia la pelle, disinfetta le ferite, si aggiunge agli sciampi per sgrassare i capelli, e fatto in impacchi per pulire il viso ed eliminare i foruncoli, eliminare i calli e fare dei bagni caldi ai piedi.
La buccia o scorza svuotata strofinata sui gomiti ammorbidisce la pelle e la rischiara oltre che buonissima come alternativa di spugna e sapone per lavare i piatti

-latti i ficara (il latte che esce raccogliendo i fichi o tagliando una talea della pianta): si usa strofinare questo latte sui porri per eliminarli essendo molto colloso e acido… va fatto in più volte

-occhiu i canna (una sostanza che sta nelle giunture delle canne appena raccolte)

-pappa reale: ottimo energetico naturale e ricco di vitamine è perfetto per i mal di gola e per curare le allergie.
-avena: la farina di avena veniva messa nelle tinozze dove si faceva il bagno, per le allergie della pelle, per le irritazioni
Oggi anche in farmacia molti prodotti con questo scopo ne contengono

-limuni e Sali (limone e sale): per la pseuriasi o altri problemi di prurito e spaccature ai piedi si possono fare dei recipienti con acqua tiepida limone e sale… il limone disinfetta e attiva la ricostruzione della pelle il sale da sollievo allegerisce i piedi e rimargina le ferite

CAPELLI – VISO – OCCHI IRRITATI

Ortica miele limone uova acetoolio d’oliva aloe ficod’india camomilla sapuni all’ojjiu

Meli latti limuni loara

-camomida (camomilla): l’infuso di camomilla raffreddato

Citrolu patata loara e ficandianara

PROBLEMI RESPIRATORI – BRONCHITE – MAL DI GOLA – RAFFREDDORE

Pappa reale

Limone e miele

Latte e miele

menta

Eucalipto

Ceramida cadda

Brodu i pollu





ENERGETICI
DOLORI MUSCOLARI- CERVICALE

-artiglio del diavolo-arnica-iperico capsico-peperoncino rosso









ANEMIA- SPOSSATEZZA-CALI DI PRESSIONE


-pappa reale e miele: alzano la pressione e danno energia
Inoltre il miele è un’alimento completo usato per molte cure a seconda dei fiori da cui è fatto

Per noi donne è essenziale soprattutto avere un buon apporto di magnesio-vitamina c- ferro, li assimiliamo con:
-arance,limoni, fragole e frutta secca
-prezzemolo e basilico e menta
-latte
-pesce
-cereali e legumi
-banane
-spinaci….
http://www.valori-alimenti.com/cerca/magnesio.php

L’anemia è un problema diffuso, specie nel meridione, causa stanchezza continui capogiri e abbassamenti di pressione. Ma il problema più grave è che il corpo non assimila bene le vitamine, quindi anche con ricostituenti o energetici è difficile avere buoni risultati.
Anemici si è sia portatori che aventi questa malattia.
I medici ci insegnano che le migliori cure (come anche per le donne incinte che hanno bisogno di più sostanze nutritive) sono quelle a base di acido folico…
Ma come mai anticamente non c’erano molti problemi derivati da questo?
Mi sono incuriosita, e tra domande e risposte varie e un po di spunti in rete sono arrivata alla conclusione che: una volta si mangiava bene e sano.
Il prodotto acido folico che noi troviamo comunemente nelle farmacie è contenuto in alcuni particolari ortaggi e alimenti:
fegato, ortaggi a foglia, riso, frutta secca in guscio, legumi , arance, cioccolato
http://www.valori-alimenti.com/cerca/acido-folico-vit-b9-o-m-o-folacina.php
carrubari (carrube): da questi frutti si fa una farina che è dolce e molto energetica… i miei nonni le coltivavano sempre e le usavano anticamente come merce di scambio pregiata in quanto avevano mille usi-

SERPENTI E XICOMORO


                   









                                              Serpenti
   Fijia,quandu vidi dui serpi ntrizzati passa a larga, ca se nci dici u monacu ca 
   monaca,mejiu u ttacchi a fujiri finu a chi ti rejinu l'anchi.

   Figlia, quando vedi due serpenti intrecciati passa lontano, perché se gli dici il 
   monaco con la monaca, meglio che inizi a correre fino a quando ti reggono
   le gambe.
      
                                                 Cucummerara (Xicomoro)

   L'arberu di morti, a diri meu, pecchi e tempi di li grandi egizi si usava pemmu
   u si fannu i sarcofagi di li grandi faraoni comu bbonu auspiciu di na nova vita.

   L'albero dei morti, a mio parere, perchè ai tempi dei grandi egizi si usava per     
   fare i sarcofagi dei grandi faraoni come buon'auspicio di una nuova vita.

                                                    Spina santa

  S'arberu cu si longhi spini, che ti bucanu e ti restanu, si dici ca era l'arberu
  i Gesù Cristu, usatu pemmu u si faci a curuna sua.

  Quest'albero con qelle lunghe spine, che ti fanno buchi che ti rimangono,
   si dice che era l'albero di Ges˘ Cristo, usato per fare la sua corona.

                                                     Cerza (Quercia)

   Storia 1:
   Pari ca e tempi du medioevu a coppa i sarberu s'usava pemmu u si tinginu l'armaturi
  di cavalieri che jivanu a la guerra.
  

   Storia 1:
   Sembra che ai tempi del medioevo la corteccia di questo albero si usava 
   per tingere le armature dei cavalieri che andavano in guerra.
                        
    Storia 2:
    A li tempi prima i Gesù Cristu, i fimmani chi voleni u mmazzanu u maritu, gujjenu 
    a coppa da cerza e nci servenu chill'infusu comu tè e i vvelenavanu.

    Storia 2:
    Ai tempi prima di Gerù Cristo, le donne che volevano uccidere il marito, bollivano 
    la corteccia della quercia e glielo servivano come tè e li avvelenavano.

                                                   U lagu da monaca (Il lago della monaca)

   Na monaca, chi non volia cchi˘ u campa, jiu supa na timpa avundi i sutta ndavia 
   nu lagu e s'annegau.

   Una monaca, che non voleva pi˘ vivere, era andata sopra un dirupo dove di sotto
   c'era un lago e si annega.

                                                    U vasalu (La vasca d'acqua)

    Si dici ca tempu fa, na ragina chi non potia ndaviri fiji, ntisi diri i nu vasalu 
    chi facia miraculi, accussi disperata a tentau, si fici u bagnu nta chill'acqua,
    poi tornau a corti, e dopo nu misi restau ncinta.

    Si dice che tempo fa, una regina che non poteva avere figli, aveva sentito
    dire di una vasca piena d'acqua miracolosa, cosi disperata la tentò, si fece il
    bagno in quell'acqua, poi ritornò a corte, e dopo un mese rimase incinta.

                                                               I giardini

     Na vota, supa lu spiazzu, si dici ca ndavia fimmani talmenti belli e leggeri 
     che parenu fati, che quandu ballavanu e cantavanu facenu crisciri tanti fiuri,
     comu nta nu giardinu di fati.

     Una volta, sopra quel prato, si dice che vi fossero donne talmente belle e 
     leggere che sembravano fate, che quando ballavano e cantavano facevano
     crescere tanti fiori, come in un giardino di fate.

                                                      A miniera (La miniera)

      Si dici ca tempi da guerra, a ntonimina, c'era na minera di carbuni avundi i minaturi 
      scavavanu pemmu u portanu u carbuni a Roccella pe i trena a vapori.

      Si dice che ai tempi della guerra, ad antonimina, c'era una miniera di carbone dove
      i minatori scavavano per portare il carbone a Roccella per i treni a vapore.

                                                   
                        

UN PO' PER INTRODURRE


Noi, proveremo in questo blog a diventare mediatori di madre terra,traducendone
il suo linguaggio antico. Vi aiuteremo a comprendere i suoi   messaggi
traducendoli in mms.  
In questo blog proponiamo diverse rubriche:
                                                     
 Come vi curo... erbolario di madre terra;
                                                     
Voci roche... nonna cunta;
                                                      
Old make-up... pittati pe' festi;
                                                      
Arte moderna... morirò d'arte;
                                                     
 La terra si canta;
                                                      
Kilometro zero

Tesori nella dispensa
                                                      
Semplice e buono.

                                                      

domenica 17 marzo 2013

COS' E' L'ARPACAL


L'ARPACAL E' l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria
un ente strumentale della Regione Calabria dotato di personalità giuridica pubblica, istituito con la Legge Regionale n.20 del 1999 che ne disciplina funzioni, compiti e attività.
Arpacal opera al servizio delle istituzioni e di tutti i cittadini mettendoli in grado di adottare, anche nella quotidianità, comportamenti consapevoli ed ecologicamente sostenibili.
L’Agenzia svolge funzioni tecniche per la tutela, il controllo, il recupero dell'ambiente, per la prevenzione e promozione della salute collettiva e per i controlli ambientali; svolge inoltre attività di supporto e di consulenza tecnico-scientifica necessarie ad Enti Locali e Aziende Sanitarie per lo svolgimento dei compiti loro attribuiti dalla legislazione nel campo della prevenzione e della tutela ambientale.
E' presente sul territorio regionale con cinque dipartimenti provinciali coordinati dalla Direzione Generale che ha sede a Catanzaro Lido.
Arpacal fa parte della Rete delle agenzie ambientali, composta dall'Ispra (Istituto Superiore per la prevenzione e la ricerca ambientale) e dalle Agenzie regionali (ARPA) e provinciali (APPA).
 notizie ricavate dal sito  http://www.arpacal.it

    SI PARTE:::RESTIAMO IN ASCOLTO

    INIZIA LA NOSTRA AVVENTURA
    DA QUALCHE GIORNO SI E' FORMATO IL NOSTRO GRUPPO DI LAVORO.
    ATTENDIAMO MMS DALLA NOSTRA CARA MADRE TERRA.
    USEREMO QUESTO BLOG COME CONTENITORE DI TUTTO CIO'
    CHE LEI CI INVIERA'
    NON TRALASCIANDO NIENTE
    ANCHE LE COSE CHE DARANNO PIU' FASTIDIO.
    IL CONCORSO DELL' ARPACAL CI SEMBRA UN OTTIMO STIMOLO PER
    INTRAPRENDERE QUESTO CAMMINO.


    IL NOSTRO TEAM DI LAVORO E' COSI' FORMATO:


    ESTREMARE
    mi occupo delle rubriche
    COME VI CURO...Erbolario di Madre Terra
    il colore che preferisco è il nero
    il materiale che sento vicino è il legno
    motto:VOGLIO FACCIO
    Zolla di Terra che mi ospita STIGNANO RC






    BETTA BOH
    mi occupo delle rubriche
    Tesori nella dispensa
    il colore che preferisco è il rosso
    il tessuto che sento vicino è la seta
    motto:VOGLIO FACCIO
    Zolla di Terra che mi ospita CIMINA' RC
    PUNJABAN
    mi occupo delle rubriche
    old make-up...pittati pe festi
    il colore che preferisco è il fucsia
    il tessuto che sento vicino è il cotone
    motto:
    zolla di terra che mi ospita ARDORE SUPERIORE RC